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Ristrutturazione chiavi in mano, l'opera degli Impianti.

Scritto il 05 Novembre 2018

La realizzazione degli impianti di un’abitazione è forse la fase più importante nell'ambito di una ristrutturazione, in quanto da essi dipende l’efficienza e la sicurezza dell’immobile. Intervenire in un impianto post realizzazione può risultare molto oneroso sotto diversi punti di vista ed è per questo che è necessario svolgere un lavoro con la massima affidabilità. Scopriamo come.

Innanzi tutto come sappiamo, ogni impianto viene curato da uno specialista, da l’idraulico a l’elettricista.
Il fatto che vi sia un soggetto unico, quale l’impresa stessa, che riesca a gestire la direzione dei lavori, permette di coordinare al meglio le diverse figure artigiane che operano parallelamente nello stesso progetto realizzativo, garantendo un allineamento negli obiettivi comuni, la miglior velocità di progressione dei lavori possibile e quindi il conseguente contenimento dei costi.         
Il primo impianto ad essere realizzato è quello idraulico che si divide in impianto di adduzione ed impianto di scarico.
Lo schema più usato è la distribuzione cosiddetta a collettore, nella quale ogni punto di erogazione è servito singolarmente da un proprio tubo, che parte da un collettore centrale di distribuzione ed arriva alle singole utenze. Questo schema: permette di ridurre le giunture fra tubazioni, scongiurando le eventuali perdite che ne potrebbero derivare, richiede una più semplice installazione, assorbendo meno tempo e quindi costi ridotto rispetto altre soluzioni ed infine consente la chiusura di un’ utenza singola senza pregiudicare la funzione del resto dell’impianto.
I tubi utilizzati sono preferibilmente in polipropilene PP, molto resistente alla corrosione e alla formazione calcarea e, di conseguenza, durevole nel tempo. Il marchio, applicato alle tubazioni, ne certifica la provenienza da aziende selezionate e la conformità alle norme vigenti a garanzia della qualità del prodotto.
Tutti i tubi devono rigorosamente essere stratificati e coibentati con materiali isolanti per proteggere le tubature dalla corrosione esterna, evitare la condensazione per le condutture di acqua fredda o la dissipazione del calore per quella di acqua calda.  Inoltre un buon isolante attutisce rumori e vibrazioni causate dal passaggio dell’acqua a pressioni elevate garantendo il
massimo comfort acustico nell’abitazione.
Le tubazioni dell’impianto idrico, infine, vengono collegate alla centralina a collettori collocata all’interno di un muro, che dovrà essere accessibile per la eventuale regolazione e manutenzione.                                                                                             
Passiamo ora a ciò che riguarda l’impianto termico partendo proprio dal nucleo dello stesso, la caldaia. Le nuove tecnologie in ambito ecologico hanno sviluppato sistemi innovativi ed è per questo che può essere valutata la possibilità di installarne una a condensazione. Queste macchine di ultima generazione grazie ad una migliore gestione della dissipazione del calore nel sistema di scarico, garantiscono un risparmio energetico superiore al 30% annuo rispetto ai sistemi tradizionali ed offrono anche ulteriori vantaggi. Le caldaie a condensazione, infatti, garantiscono una maggior sicurezza dovuta al fatto che sono a tenuta stagna e che scaricano quindi i gas all’esterno, non permettendo nessun tipo di contaminazione dell’ambiente interno. Inoltre il risparmio non riguarda solo i consumi, tradotti in un totale delle bollette inferiore rispetto all’impianto tradizionale, ma anche l’acquisto che viene incentivato dalle agevolazioni fiscali ecologiche.
Continuando a seguire una filosofia di ristrutturazione innovativa, alla classica dislocazione di termosifoni si potrà optare per una soluzione a pavimento. Questo sistema, se ben isolato, non è vincolato al tipo di pavimento che si vuole scegliere di posare; infatti il calore trasmesso da questo sistema non impatta in nessun modo con i materiali sotto i quali si diffonde, né, da parte loro, essi influiscono sul rendimento termico delle tubazioni. Questo sistema utilizza i pannelli radianti, ovvero tubazioni attraverso le quali circola l’acqua che riesce a distribuire il calore dal basso verso l’alto, garantendo una uniformità di diffusione in tutti gli ambienti. Attraverso la combinazione tra caldaia a condensazione e impianto a pavimento, si riesce a ottenere un rendimento termico molto performante abbinato ad un considerevole risparmio energetico.

Terminiamo quindi la nostra panoramica parlando dell’impianto elettrico. La prassi prevede di stabilire i punti luce, internet e TV, le prese elettriche e gli interruttori, dopodiché si realizzano le tracce sui muri dentro le quali verranno fissate scatole di derivazione e i tubi corrugati nei quali passeranno i fili. E’ fondamentale considerare che l’impianto elettrico è strettamente funzionale alla disposizione di tutto l’arredamento. Anche in questo frangente, una figura unica di riferimento che coordini artigiani e arredatori, diviene quanto mai necessaria ed estremamente preziosa. Una mancanza di sinergia, infatti, andrebbe ad impattare negativamente nel fruitore finale, al quale invece, andrà garantita la miglior esperienza abitativa possibile nel massimo del comfort, ottenuto da una perfetta integrazione dell’impianto con l’ambiente nel quale verrà installato.

Per concludere, infine, si predispongono anche gli eventuali impianti accessori quali ad esempio quello di climatizzazione, nelle versioni a split o canalizzato, così come l’impianto di allarme, per il quale si continua a consigliare un impianto a fili, sempre disposto sottotraccia, anche se oggi è molto impiegato il sistema a wi-fi.

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