Ristrutturazione e crisi
La storia umana insegna che le crisi, per quanto rovinose, non fermano la crescita, casomai ne modificano lo sviluppo creando i presupposti per una società migliore. Questo vale anche per le ristrutturazioni edili, che si orienteranno verso nuovi concetti abitativi utili ad uno sviluppo maggiormente sostenibile.
Scritto il 14/07/2020
La crisi che ci apprestiamo ad attraversare inevitabilmente produrrà una contrazione della spesa privata, con ricadute anche nell'ambito del comparto edile. L'Unione Europea spinge verso una economia che abbia maggiore attenzione nei confronti dell'impatto ambientale, e i bonus varati negli ultimi anni hanno precisamente l'intento di favorire nei cittadini una sensibilità Green. La crisi sanitaria in atto produrrà un balzo in avanti in questa direzione, in quanto i bonus fiscali per le ristrutturazioni (aventi come scopo il rilancio dell'economia) presuppongono il salto di due classi energetiche. Di conseguenze l'attenzione a nuovi materiali e a nuove tecniche costruttive diverrà sempre maggiore. L'obiettivo di garantire una maggiore performanza energetica incentiverà sempre più l'uso del cappotto esterno, di infissi con doppio o triplo vetro, dei pannelli fotovoltaici, di caldaie a condensazione e del riscaldamento a pavimento. Le ditte edili, pertanto, dovranno attrezzarsi per fornire un servizio adeguato e aggiornato al fine di realizzare ristrutturazioni che implementino il risparmio energetico. I clienti, d'altra parte, saranno incentivati a spendere per migliorare la classe energetica della propria abitazione, piuttosto che per operazioni di carattere estetico. In poche parole, il piacere dell'occhio diverrà secondario se confrontato con l'esigenza di vivere in un ambiente ecocompatibile. Per concludere, ci avviamo verso un'era nella quale la spesa sarà certamente minore, ma più focalizzata.